San Massimiliano M. Kolbe esprime con semplicità la grande grazia di cui viveva nel suo intimo: «L'immacolata mi ha dato ospitalità nella casa del suo Cuore Immacolato», ospitalità di amore palpitante, divenuto amore "trasformante" nello stesso Cuore dell'immacolata.
E in questo Cuore Immacolato, san Massimiliano sperimenta e descrive la grazia della più perfetta “cristificazione”, che è quella assimilata alla stessa “cristiformità" dell'immacolata, espressa da Lui con queste parole: «Nel grembo di Maria l'anima deve rinascere secondo la forma di Gesù Cristo», e per amare sempre più Gesù, l'anima proprio dal Cuore dell'immacolata «deve attingere L'amore verso di Lui; anzi amarlo con il Cuore di Lei e diventare simile a Lui per mezzo dell'amore».
Per questo san Massimiliano prega l'Immacolata per tutti i consacrati a Lei; affinché «Li tragga per mano a Sé e li stringa tutti e ciascuno singolarmente al Suo Cuore Immacolato, in modo tale che non siano capaci e non possano mai più staccarsi da Lei».
Sant'Antonio M. Claret
Questo santo Vescovo, grande innamorato del Cuore Immacolato, per i novizi della sua Congregazione religiosa decise di chiamarli; soltanto alla fine del loro noviziato, "Missionari figli del Cuore Immacolato di Maria", confidando che la celeste Vergine Madre li avrebbe formati nel suo Cuore prima di concedere Loro pienamente il titolo di "figli del suo Cuore".
L'intera spiritualità religiosa clarettiana è caratterizzata dalla vita di consacrazione alla Madonna, vi Muta in intensità di amore filiale, di abbandono a Lei; di docilità alla sua azione materna, affinché sia Ella a formare Cristo nei membri della Congregazione, trasformandoli perfettamente in Cristo.
Santa Veronica Giuliani
Clarissa Cappuccina stigmatizzata, dopo la fase ascetica, un giorno sentì dirsi dalla Madonna: «Da ora in poi, il tuo cuore si chiamerà assolutamente il Cuore di Maria Santissima. Così tu non hai più cuore se non il mio Cuore stesso».
Nella sua vita di unione con la Madonna, inoltre, santa Veronica arrivò fino all'identificazione pura con Lei, con una immedesimazione così piena, da parte della Madonna, che più volte avvenne, per diverse ore, lo scambio dell'intera persona di santa Veronica (che andava a soffrire nell’inferno per i peccatori!), sostituita visibilmente dalla Madonna che restava a fare la abadessa fra le monache.
Santa Teresa del Bambino Gesù
«Là, nel tuo Cuore, o mia diletta Madre, io ascolto in ginocchio il cantico divino che sgorgò dal tuo Cuore. Tu mi indegni a cantare le lodi del Signore e ad esultare beata in Dio mio Salvatore». «Contemplandoti o Vergine, mi inabisso rapita, scoprendo nel tuo Cuore oceani di amore».
Suor Lucia di Fatima
È stata la veggente di Fatima che sentì dal Cuore Immacolato di Maria le consolanti parole: «No, figlia; io non ti abbandonerò mai, il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la via che ti condurrà fino a Dio». E ancora, la Madonna le disse: «Quanti onoreranno il Mio Cuore Immacolato, in punto di morte io verrò a coglierli come fiori olezzanti e li presenterò al trono di Dio».
Particolarmente prezioso, infine, è il legame che suor Lucia manifesta fra la Consacrazione Eucaristica e la consacrazione al Cuore Immacolato di Maria, spiegando che come nella Consacrazione eucaristica «il pane e il vino si convertono nel corpo e sangue di Cristo», così nella consacrazione mariana noi «siamo assorbiti con l'essere vitale nel Cuore di Maria». Che cosa potremmo mai volere di più divinamente prezioso? ...
Padre Stefano Manelli
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