mercoledì 17 gennaio 2024

La Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria



Suor Lucia ebbe una straordinaria visione, le apparve la Beata Vergine Maria, che le disse:

“È arrivato il momento in cui il Signore domanda che il Santo Padre faccia, in unione con tutti i vescovi del mondo, la Consacrazione della Russia al mio Cuore Immacolato, promettendo di salvarla per questo mezzo. 
Sono tante le anime che la Giustizia di Dio condanna per peccati commessi contro di me, e perciò vengo a chiedere riparazione: sacrificati con questa intenzione e prega”. 

Vedendo che la richiesta del Cielo non era ancora stata ascoltata, suor Lucia scrisse al suo confessore, don José Bernardo Goncalves, insistendo affinché venisse richiesta al papa la consacrazione della Russia, aggiungendo: “Il buon Dio promette di far cessare la persecuzione in Russia se il Santo Padre si degnerà di fare, e di ordinare che lo facciano anche i vescovi del mondo cattolico, un atto solenne e pubblico di riparazione e consacrazione della Russia ai santissimi Cuori di Gesù e Maria. Sua Santità dovrebbe pure promettere che alla fine di questa persecuzione, approverà e raccomanderà la pratica della devozione riparatrice già descritta”. 

Lo stesso Pio XII, qualche anno dopo, rivolgendosi in un discorso ai portoghesi, espresse stupore per il fatto miracoloso che il Portogallo fu preservato dagli orrori della guerra civile spagnola, evitando il “pericolo rosso, così funesto e così vicino a voi, ed invero evitato in maniera così inaspettata”. 

Inoltre, il Portogallo in seguito venne risparmiato dagli orrori della seconda guerra mondiale, tanto che suor Lucia, scrivendo il 2 dicembre 1940 a Pio XII, disse: “Santo Padre, Nostro Signore concede una speciale protezione al nostro paese in questa guerra, per via della consacrazione della nazione, compiuta dai prelati portoghesi, al Cuore Immacolato di Maria; come prova delle grazie che verrebbero concesse ad altre nazioni se anch’esse si consacrassero a Lei”.  

Il cardinale patriarca di Portogallo di quel periodo, il cardinale Cerejeira, disse pubblicamente il 13 maggio 1942: “Per esprimere quello che è avvenuto qui (in Portogallo) negli ultimi venticinque anni, il vocabolario portoghese ha una sola parola: miracolo. Sì, siamo convinti di dovere questa grandiosa trasformazione del Portogallo alla protezione della Vergine Santissima (…). Quel che è successo in Portogallo proclama il miracolo. E prefigura a ciò che il Cuore Immacolato di Maria ha in serbo per il mondo”. (Card. Cerejeira, Lettera Pastorale dell’11 febbraio 1942.) 

Tornand o agli anni ’30 del XX secolo, dopo che suor Lucia fece sapere la richiesta della Madonna di consacrazione della Russia, da parte del Vaticano ci fu silenzio. 
Nell’agosto 1931, nel convento di Tuy, suor Lucia ricevette da Gesù Cristo in persona queste parole, da comunicare ai suoi superiori: “Essi non hanno voluto soddisfare la Mia richiesta! (…) Come il Re di Francia, se ne pentiranno e lo faranno, ma sarà tardi. La Russia avrà già sparso i suoi errori nel mondo, provocando guerre e persecuzioni contro la Chiesa. Il Santo Padre avrà molto da soffrire. (…) Fai sapere ai miei ministri, visto che seguono l’esempio del Re di Francia, ritardando l’adempimento della mia richiesta, che lo seguiranno anche nella sventura”. 

(Cent’anni prima della rivoluzione francese, nel 1689, a Paray le Monial, in Francia, Gesù diede a santa Margherita Maria Alacoque un messaggio per il re di Francia Luigi XIV, al quale prometteva grandi grazie e prosperità alla Francia ed all’Europa se egli avesse compiuto quattro richieste: riportare l’effigie del Sacro Cuore di Gesù nello stemma reale, la costruzione di un tempio dedicato al Sacro Cuore, ove i monarchi francesi lo avrebbero venerato; far consacrare la Francia al Cuore Immacolato, e infine la richiesta da parte del sovrano al papa di una messa in onore del Sacro Cuore di Gesù. Ma il sovrano e i suoi successori sottovalutarono le richieste, trascurandole e non compiendone nemmeno una. Un secolo dopo, nel centesimo anniversario della richiesta di Gesù al Re di Francia, scoppiò la rivoluzione francese, e nel 1792, il nipote di Luigi XIV, Luigi XVI, mentre era detenuto in carcere, decise con disperazione di esaudire le richieste celesti, ma era ormai troppo tardi: fu decapitato poco dopo, il 21 luglio del 1793) 

Secondo Frère Michel, l’autore di un’imponente opera su Fatima, “fra 1929 e 1931 tutto dipendeva dal Papa. Se la Russia fosse stata consacrata al Cuore Immacolato di Maria, si sarebbe convertita, e né la seconda guerra mondiale, né la folgorante espansione del comunismo si sarebbero prodotte. Ma siccome questo non si è verificato, al posto delle promesse, sono arrivati i castighi che cominciarono a realizzarsi, e le sventure ad abbattersi sulla Cristianità” (Frère Michel de la Sainte Trinité, “Toute la vérité sur Fatima”, Editions de la Contre-Réforme Catholique, Vol. II, pag. 383.). 

Il 21 gennaio del 1935, suor Lucia ricordò in una lettera al suo confessore, padre Goncalves, che “tre anni fa Nostro Signore era abbastanza dispiaciuto perché non si dava retta alla sua richiesta”, e il 18 maggio 1936 scrisse allo stesso sacerdote, rispondendo ad alcuni suoi interrogativi: 

“… Quanto all’altra domanda, e cioè se sarà conveniente insistere per ottenere la Consacrazione della Russia, rispondo quasi lo stesso che ho detto altre volte. Mi spiace che non sia già stato fatto; ma Dio stesso, che l’ha chiesta, ha permesso che sia andata così … Se è conveniente insistere? (…) se il Santo Padre la facesse ora, Nostro Signore la accetterebbe e darebbe compimento alla sua promessa; e senza alcun dubbio farebbe piacere a Nostro Signore e al Cuore Immacolato di Maria. (…) ho parlato con Nostro Signore non molto tempo fa e gli chiesi perché non convertiva la Russia senza che Sua Santità facesse la Consacrazione: “Perché – disse Nostro Signore – Io voglio che tutta la mia Chiesa riconosca questa Consacrazione come un trionfo del Cuore Immacolato di Maria, al fine di estendere poi il suo culto e collocare, accanto alla devozione al mio Cuore divino, la devozione al Suo Cuore Immacolato”. “Ma, Dio mio – dissi io – il Santo Padre non mi crederà, se voi stesso non lo muoverete con una ispirazione speciale”.  
“Il Santo Padre! Pregate molto per il Santo Padre. Egli la farà, ma sarà tardi! Tuttavia il Cuore Immacolato di Maria salverà la Russia, è stata affidata a lei”. 

L’anno dopo, nel marzo del 1937, il vescovo di Leiria, José Alves Correa da Silva, allarmato per l’insistenza di suor Lucia, scrisse direttamente a Pio XI: “(…) suor Lucia dos Santos (…), mi chiede di comunicare a Vostra Santità che (…), il buon Dio promette di porre termine alle persecuzioni in Russia, se Vostra Santità si degnerà di fare, e di ordinare che lo facciano allo stesso modo tutti i vescovi del mondo, un solenne atto pubblico di riparazione e di consacrazione della Russia ai santissimi Cuori di Gesù e Maria …”. 
Pio XI ricevette la lettera un mese dopo, ma non rispose nulla. 
(pagg. 47- 50 de “I dieci segreti di Fatima”, di Nicolò Felice, edizioni Segno) 

Gli appelli celesti non vennero ascoltati, nè dalla società, nè dal Vaticano ormai infiltrato nella gerarchia da molti massoni: e così scoppiò la seconda guerra mondiale (1939-1945), che provocò più di sessanta milioni di morti, ma soprattutto la dannazione di molte anime.

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