sabato 18 settembre 2021

IL REGNO DEI GIORNI FELICI Mondo nuovo, vita nuova.

 

Il fuoco sotto la cenere.  

Desidero offrire una mia testimonianza. Tempo fa mi si è presentata alla mente un’immagine singolare, senza un motivo particolare, ossia senza un contesto immediato evidente. Mi sono trovato all’interno di una bella e grande casa. Il suo piano terra era formato da una stanza unica, molto  spaziosa, e provvista di un focolare domestico che troneggiava al centro di essa. Il focolare era aperto all’intorno, perché fatto all’immagine di quei focolari domestici che i nostri antenati, quasi tutti contadini, costruivano al centro della loro casa prima che ci fosse l’elettricità. Era notte, e probabilmente i membri della famiglia erano già a letto, tutti al piano superiore. Sul focolare il fuoco non ardeva più, ma nell’avvicinarmi ho  sentito che da esso emanava ancora un po’ di calore. Ho compreso che nei giorni invernali del tempo passato le famiglie tenevano il fuoco acceso  durante tutta la giornata, e alla sera non lo spegnevano completamente. La  padrona di casa lasciava che le braci si coprissero lentamente di cenere,  intervenendo magari in certi casi per accelerarne il processo. Ricordo che più  di una volta, da bambino, avevo udito dire dagli adulti che il fuoco “cova”  sotto la cenere, oppure “dorme”, e che in queste condizioni le braci del  focolare potevano durare accese tutta la notte, e qualche volta anche di più.  

Quest’abitudine di lasciare il fuoco acceso sotto la cenere faceva parte  della vita dei nostri bisnonni, anche perché offriva un duplice vantaggio,  quello di mantenere la casa leggermente riscaldata durante la notte  invernale, e quello di permettere alla padrona di casa di riaccendere il suo  fuoco in maniera più veloce la mattina seguente. È più semplice ottenere un  fuoco aggiungendo dei ramoscelli secchi ad alcune braci ancora vive, già  pronte, che non iniziando da capo tutto il processo di accensione. 

Così com’era venuta, quest’immagine si è anche allontanata, ma siccome la sua traccia era ormai impressa nella mia mente, il risultato era  che essa avrebbe potuto riprendere vita in me in qualsiasi momento, o per  impulso volontario, o per riflesso condizionato, e cioè per “associazione”  d’idee. Il riflesso si è effettivamente prodotto in me a distanza di qualche anno mentre in casa di un amico partecipavo alle preghiere da lui  organizzate in onore della Madonna, secondo lo spirito del Movimento  Sacerdotale Mariano. A provocarlo è stata la lettura di un messaggio  profetico che la Madonna aveva affidato a don Stefano Gobbi qualche anno prima, l’11 giugno del 1988. Durante la lettura di detto messaggio mi si è ripresentata alla mente la scena della casa e del focolare domestico, così, per associazione d’idee. Per capire il cammino che le mie idee hanno percorso  nell’associarsi è necessario conoscere il contenuto del famoso messaggio che  la nostra guida ci leggeva. Tale messaggio aveva per titolo: “La grande  Apostasia”.  

La grande Apostasia: messaggio affidato dalla Madonna a don Stefano Gobbi l’11 giugno 1988. 

La Madonna a don Gobbi: «Sono giunti i tempi della generale confusione  e del più grande turbamento degli spiriti. La confusione è entrata nelle anime e  nella vita di tanti miei figli. Questa grande Apostasia si diffonde sempre di più, anche all’interno della Chiesa cattolica. Gli errori vengono insegnati e diffusi, mentre con tanta facilità sono negate le verità fondamentali della fede che il  Magistero autentico della Chiesa ha sempre insegnato ed energicamente  difeso contro qualsiasi deviazione ereticale. Gli episcopati mantengono uno  strano silenzio, e non reagiscono più. Quando il mio Papa parla con coraggio e  riafferma con forza le verità della fede cattolica non viene più ascoltato, anzi è pubblicamente criticato e deriso. C’è una sottile e diabolica tattica, intessuta segretamente dalla massoneria, che si usa oggi nei confronti del Santo Padre  per mettere in ridicolo la sua Persona e la sua opera, e per rendere vano il suo  Magistero. Vittime della grande Apostasia sono i miei figli che, spesso  inconsapevolmente, si lasciano trascinare da questa ondata di errori e di  male. Vittime della grande Apostasia sono molti vescovi, sacerdoti religiosi e  fedeli. 

In questi tempi nella Chiesa cattolica rimarrà un piccolo resto che sarà  fedele a Cristo, al Vangelo, e a tutta la sua verità. Il piccolo resto formerà un  piccolo gregge, tutto custodito nel profondo del mio Cuore Immacolato. Questo  piccolo gregge sarà formato da quei vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli che  resteranno fortemente uniti al Papa, tutti raccolti nel Cenacolo del mio Cuore  Immacolato, in atto di preghiera incessante, di immolazione perenne, di offerta  totale, per preparare la via dolorosa alla seconda e gloriosa venuta di mio  figlio Gesù." (11 giugno 1988). 

La lettura di questo messaggio mi ha riportato alla mente l’immagine di quella casa, di quel focolare, e di quelle braci rimaste vive sotto la cenere. Ho  capito che la notte invernale rappresentava l’Apostasia generale, e che la padrona di casa, di cui sentivo la forte presenza anche se non la vedevo, era  la nostra Mamma celeste. Ho intuito che le braci che nel focolare domestico  permettevano di mantenere il fuoco vivo sotto la cenere durante la notte invernale (la notte fredda dell’Apostasia) erano quel “piccolo resto” di cui la  Madonna parla nel brano già citato. Come una brava padrona di casa la  Madonna sa quel che ha da fare per conservare il “suo” fuoco durante la  notte invernale in modo che duri fino al giorno seguente.  

Per sopravvivere quindi alla notte invernale, che è quella della  Purificazione, la cosa migliore è di far parte di questo “piccolo resto”. Se un uomo, infatti, legge i messaggi del “Libro azzurro”, il segreto dei tempi attuali  non è più un segreto per lui, e se in più ne mette in pratica i consigli, con  questo egli si prepara agli avvenimenti da essi annunciati. Tuttavia, siffatti  messaggi sono capiti meglio dai cuori semplici. Questo è quanto dice la  Madonna, che a varie riprese afferma che solo i piccoli, i poveri, gli umili, i  puri, sono in grado di accogliere i suoi messaggi. Il brano che segue mostra  in che modo la Madonna si esprime su tale argomento.  

La Madonna a don Gobbi: «Io rivelo il mio segreto solo al cuore dei  piccoli, dei semplici, dei poveri, perché da essi viene accolto e creduto. Per  questo Gesù sta operando fortemente in questi tempi, per preparare il suo  avvento nella vita dei semplici, dei poveri, dei puri, dei piccoli. Con un piccolo  numero di questi bambini il Signore instaurerà presto sulla terra il suo glorioso regno d’amore, di santità, e di pace."  (13 ottobre 1990). 

Parvulis

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