LA PASSIONE DELLA CHIESA NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA
La rovina dei sacerdoti è dovuta a trattare con le anime di cose umane e materiali senza stretta necessità:
Trovandomi nel solito mio stato, mi sono trovata fuori di me stessa e vedevo sacerdoti e Gesù, che si faceva vedere nel mio interno tutto slogato e con le membra distaccate. E Gesù additava quei sacerdoti e faceva comprendere che, ad onta che erano sacerdoti, erano però membra distaccate dal suo corpo, e lamentandosi diceva: “Figlia mia, quanto sono offeso dai preti! I superiori non vigilano sulla mia sorte sacramentale e mi espongono a sacrilegi enormi. Questi che tu vedi sono membra separate e, sebbene mi offendono molto, il mio Corpo non ha più contatto con le loro azioni nefande; ma gli altri che fingono non essere separati da Me e continuano le azioni di preti, oh, quanto più mi offendono! A quale atroce scempio sono esposto, quanti castighi attirano! Io non posso più sopportarli”.
E mentre ciò diceva, vedevo molti preti che scappavano dalla Chiesa e si rivoltavano contro la Chiesa per farle guerra. Onde guardavo quei preti con sommo mio dispiacere e mi sentivo una luce che mi faceva comprendere che il principio e tutto il male del sacerdote consiste nel trattare con le anime di cose umane, di natura tutta materiale, senza una stretta necessità; queste cose umane formano per il sacerdote una rete che gli acceca le mente, gli indurisce il cuore alle cose divine e gli impedisce il passo nel cammino che conviene fare nell’ufficio del suo ministero; non solo, ma è rete per le anime, perché l’umano portano e l’umano ricevono, e la grazia resta come esclusa da loro. Oh, quanto male si commette da questi tali, quante stragi di anime fanno! Il Signore voglia illuminare tutti. (Vol. 9°, 12.08.1910)
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