lunedì 1 gennaio 2024

La voce del Padre dopo il battesimo - Ven. Anne Catherine Emmerick

 


Secondo le visioni del  

Ven. Anna Caterina Emmerick 


LA VITA DI GESÙ CRISTO E DELLA SUA SANTA MADRE 

(Dall'inizio della vita pubblica di Gesù alla prima Pasqua) 


La voce del Padre dopo il battesimo


Quando stavano per salire i gradini per lasciare la sorgente, si udì la voce di Dio sopra Gesù, che stava da solo sulla roccia in preghiera. Egli venne con una volata di vento dal cielo e uno scampanio di tuoni, tanto che tutti i presenti erano terrorizzati e guardavano in alto. Scese una nuvola bianca e luminosa e vidi sopra Gesù una figura alata che lo riempiva come un torrente. Vidi il cielo aprirsi e vidi l'apparizione del Padre celeste nella forma e nel volto e udii la voce che risuonava: "Questo è il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto". Era una voce come di tuono. Gesù era completamente circondato dalla luce e si poteva a malapena guardarlo; il suo volto era trasparente. Vedevo angeli intorno a Lui.

A una certa distanza, sulle acque del Giordano, vidi Satana in una figura oscura, come una nuvola nera, dove si agitava una confusione di parassiti e rettili di ogni genere: era la rappresentazione di come tutto il male, tutto il peccaminoso, tutto il velenoso della regione si concentrava lì, alla fonte, fuggendo dalla presenza dello Spirito Santo che era stato diffuso in Gesù. Era una cosa terribile e orribile, che contrastava al meglio con la chiarezza e la luce che si diffondeva intorno a Gesù e al luogo del battesimo. Lo stesso fonte battesimale brillava fino in fondo; tutto era come trasfigurato. Le quattro pietre, su cui si trovava l'Arca dell'Alleanza, furono viste brillare di gioia in fondo alla fonte, e sulle dodici pietre dove si trovavano i leviti apparvero degli angeli in preghiera, perché lo Spirito di Dio aveva testimoniato davanti a tutti gli uomini colui che doveva essere la pietra viva, la pietra preziosa scelta, la pietra angolare della Chiesa. Così noi, come pietre vive, dobbiamo formare un edificio spirituale e un sacerdozio spirituale, per offrire sacrifici graditi a Dio, come su un altare, per mezzo del suo Figlio divino, nel quale solo trova il suo compiacimento.

Dopo ciò, Gesù si recò nella tenda. Saturnino gli portò le sue vesti, che Lazzaro aveva tenuto in custodia, e Gesù le indossò di nuovo. Ora che era vestito, Gesù uscì dalla tenda e, circondato dai suoi discepoli, si mise nello spiazzo dell'isola, presso l'alberello al centro. Allora Giovanni parlò con gioia e grande allegria al popolo, rendendo testimonianza a Gesù, dicendo che era il Figlio di Dio e il Messia promesso e tanto atteso. Per confermare la sua testimonianza ricordò le profezie dei patriarchi e dei profeti e ne indicò l'adempimento, dicendo ciò che aveva visto e ciò che tutti avevano ora udito, aggiungendo che non appena Gesù fosse tornato, dopo un'assenza, lui, Giovanni, sarebbe scomparso da quel luogo. Disse anche che l'Arca era stata in quel luogo, quando Israele ricevette in eredità la terra promessa e che ora stava avvenendo il compimento dell'alleanza, di cui Dio Padre stesso rendeva testimonianza nel suo Figlio divino. Egli raccomandò loro di seguire Gesù, definendo felice il giorno del compimento della promessa per Israele.

Nel frattempo erano arrivate altre persone, tra cui amici di Gesù: Nicodemo, Obed, Giuseppe d'Arimatea, Giovanni Marco e diversi altri che aveva visto tra la folla. Giovanni disse ad Andrea di parlare in Galilea del battesimo di Gesù come Messia. Gesù, da parte sua, rese testimonianza a Giovanni, affermando che aveva detto la verità; aggiunse che se ne sarebbe andato per qualche tempo, ma che poi tutti i malati e gli afflitti sarebbero dovuti venire da lui, perché desiderava confortarli e aiutarli; che nel frattempo si preparassero con la penitenza e le opere buone. Disse che se ne sarebbe andato per qualche tempo, e che poi sarebbe entrato nel regno che il Padre suo gli aveva dato. Gesù si espresse come nella parabola del Figlio del Re che, prima di compiere la volontà del Padre, voleva raccogliersi, implorare il suo aiuto e prepararsi. Tra gli ascoltatori c'erano alcuni farisei che presero queste parole in senso beffardo, dicendo: "Forse non è il figlio del falegname, come pensavamo, ma il figlio bastardo di qualche re, e ora vuole andare là, raccogliere gente e poi venire a prendere Gerusalemme". Tutto questo sembrava loro molto curioso e sciocco.

Per quanto riguarda Giovanni, egli continuò quel giorno a battezzare i presenti sull'isola della fonte di Gesù: si trattava, per la maggior parte, di pochi uomini che furono poi discepoli di Gesù. Entrarono nell'acqua che circondava il pozzo e Giovanni li battezzò dal bordo. Gesù, con i suoi nove discepoli e altri che si unirono a lui, partì da lì. Lo seguirono Lazzaro, Andrea e Saturnino. Al comando di Gesù, avevano riempito una bacinella con l'acqua del battesimo di Gesù e la portavano con sé. I presenti si gettarono ai piedi di Gesù, pregandolo di restare con loro. Gesù promise che sarebbe tornato molto presto e se ne andò.


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