venerdì 2 agosto 2024

CUORE DI MARIA - "DOLCEZZA"

 


Scrisse molto bene Dante Alighieri facendo dire a san Bernardo questa lode a Maria Santissima: «In te misericordia, in te pietate / in te magnificenza, in te s'aduna / quantunque in creatura è di bontate», come si canta anche nella liturgia della Chiesa in onore della divina Madre.  

Qualsiasi bontà che è nelle creature celesti e terrestri si ritrova anche nel Cuore Immacolato di Maria Santissima. La dolcezza è una delle cose buone più preziose e belle nelle creature. La dolcezza e l'amabilità, la soavità e la mitezza, la delicatezza e la finezza ... paiono tutte parole in qualche modo sinonime della bontà più elevata.  

Una delle frasi di Gesù dice: «Imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11,29), ed Egli volle raffigurarsi infatti nell’Agnello mite che si lascia tosare e anche sacrificare senza neppure lamentarsi... La dolcezza, dunque, è una caratteristica di Gesù. Ma Gesù ha ricevuto la sua dolcezza dal Cuore dolcissimo della sua divina Mamma!  

Quanta dolcezza perciò aveva il Cuore di Maria Santissima? ... Chi può misurarla? ... Pensiamo alla dolcezza di un angelo, alla dolcezza del sorriso di una bambina, alla dolcezza dei baci di una mamma ai suoi bambini... Pensiamo alla dolcezza di un dolce coperto di miele, alla dolcezza della luna nel cielo stellato, alla dolcezza dei prati smaltati di fiorellini ... Si pensi alla dolcezza soave di certe musiche, di certi tramonti, di certe poesie, di certi volti delle Madonne del Quattrocento ...  

Orbene, tutte queste dolcezze, trasfigurate, si trovano adunate nel Cuore di Maria Santissima, la creatura "tutta grazia" che non ha mai cessato di attrarre le anime nel mondo intero da quando è apparsa sulla terra come un'aurora di bellezza sublime e incantevole. Sembra davvero che Dio abbia adunato in Maria ogni dolcezza, tutte le dolcezze possibili, e l'abbia fatto rivestendo Maria di una doppia Maternità: quella divina e quella umana, per essere la Madre tenerissima e dolcissima di Gesù e di tutti gli uomini suoi figli.  

Si può anche dire che, a volte, basta pronunciare il solo nome di Maria per trovare in esso tanta dolcezza per la nostra anima. Così avveniva per tutti i santi e le sante, per tutti i veri devoti della Madonna, ma anche, e forse ancora più, per i molti peccatori pentiti che, toccati nel cuore dal Cuore della divina Madre, hanno pianto con amarezza, ma anche con tanta dolcezza intima, i loro peccati e misfatti, trovando in Maria la Mamma più soave e premurosa della loro conversione e salvezza.  

Non dovremmo tutti noi farci attrarre dalla dolcezza materna del Cuore della Madonna? Non dovremmo anche noi sforzarci di imitare la sua dolcezza così materna? Non avvertiamo noi l'esigenza di ricambiare la dolcezza del Cuore della Madonna con la mitezza e dolcezza del nostro cuore?  

Si sa bene che il contrario della dolcezza è l'amarezza e quanto spesso, purtroppo, noi offriamo alla Madonna tante amarezze e soltanto amarezze! Pensiamo infatti alle amarezze dei nostri peccati e difetti, delle nostre negligenze e trascuratezze di ogni giorno con cui diamo dispiaceri alla Madonna senza neppure pensarci o farci caso. Siamo capaci di diventare anche duri o indifferenti di fronte alla sua Maternità tenerissima e dolcissima! E quante volte si ascoltano parole volgari, espressioni ignobili e bestemmie atroci contro la Madonna (senza dire addirittura dell'immondezza blasfema di cinema, spettacoli, libri, turpiloquio ... contro la Madonna), senza che nessuno di noi osi reagire e rendersi conto della gravità oscena di quelle bestemmie, di quelle profanazioni e oltraggi.  

 

San Massimiliano M. Kolbe piange ...  

   Capitò a Roma, sulla strada: c'erano alcuni giovinastri che cominciarono a litigare e fecero subito volare prima espressioni di rabbia gli uni contro gli altri e poi qualcuno cominciò a dire anche qualche bestemmia contro la Madonna con sempre maggiore rabbia ...  

Passava di là il giovane san Massimiliano M. Kolbe, frate Francescano Conventuale, e all’udire quelle bestemmie contro la Madonna non riuscì a stare senza fare qualcosa. Si mosse immediatamente, perciò, andando vicino a quel giovane che bestemmiava La Madonna; si avvicinò a Lui con le Lacrime agli occhi e fissandolo gli disse: «Ma perché bestemmi la Madonna? … La Madonna è una mamma ... La bestemmieresti la tua mamma? ...»  

Il giovane rimase molto colpito dalle lacrime e dalle parole del Santo ... tacque per un po’, lo guardò e poi, molto dispiaciuto, gli chiede subito scusa delle bestemmie contro la Madonna e promise di non dirle più.  

 

   È edificante sapere che il vescovo sant'Antonio M. CLaret, grande predicatore e innamorato del Cuore Immacolato di Maria, nelle sue catechesi raccomandava molto spesso, soprattutto ai giovani di contrastare con decisione la bestemmia contro la Madonna dicendo e ripetendo, anche ad alta voce, ad ogni bestemmia che sentivano, la pia risposta di riparazione: «Ave, o purissima Vergine Maria!».  

   Chiediamo tutti alla Madonna di ottenerci le grazie del sincero pentimento per i nostri peccati e del proposito fermo di non farla più soffrire, con l'impegno giornaliero di figli decisi a non offrirle più le amarezze delle nostre colpe e infedeltà, ma le dolcezze dei nostri atti di virtù, dei nostri generosi sacrifici, dei nostri umili ma sinceri "fioretti" più dolci, per il suo Cuore di Mamma dolcissima.

Stefano Manelli


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