lunedì 23 agosto 2021

CROCE

 


Santa  Veronica Giuliani

CROCE 

(redenzione) 

 

Dio ha voluto salvarci per mezzo della croce. In essa  scopriamo fino a che punto è arrivato il suo Amore. La  sofferenza è un mistero: Dio non l’ha eliminata, ma, in  Gesù, l’ha provata fino in fondo, trasformandola in un  luogo di redenzione. Come per Veronica, anche per noi, la  sofferenza può diventare l’esperienza in cui scopriamo  l’infinito Amore di Dio e veniamo raggiunti dalla sua  salvezza.  

52- Oh! se potessi andare per tutto il mondo, e proclamare a tutti i  viventi che tenessero conto di questo prezioso tesoro della croce! La  quale è così cara, che non la posso levare dalla mia mente. Il giorno,  lavoro con essa; la notte, riposo in essa; ma tanto non mi basta. (D I,  58) 

53- Il Signore mi fece capire che ormai era tempo che io piantassi nel  giardino del mio cuore una pianta così salutifera, che dalle sue radici  produce frutti di tutto suo gusto; ma che non temessi di vederla con  quelle spine, perché esse avrebbero portato piú consolazione: perché  fra spine, croce e patire, qui si devono cogliere i frutti e i fiori che  danno gusto a Dio. 

 Mi sentivo tutta disposta a compiere il volere del mio Signore. Così  ho cominciato a dire: Mio Signore, il giardino è tuo, pianta pure  questa croce e quel che può essere di tuo gusto e sentivo un contento  così grande della volontà di Dio. (D VI, 137) 

54- Mi parve di provare certe comunicazioni intime sopra l’amore  immenso e la carità infinita di Dio. Mi faceva conoscere me stessa e  i divini attributi e mi diceva: Io sono Gesù Crocefisso, quello che ha  redento il mondo. Sono stato posto in croce, ho versato tutto il mio  sangue, per redimere le persone vostre. (D II, 613) 

55- Mi pare che il Signore mi abbia fatto capir bene ogni punto della  sua ss.ma passione… come se mi avesse detto: Veronica, io sono  quello che ho fatto tanto per la tua redenzione. Ti ho redenta col  mio preziosissimo sangue; ho sollevato le tue afflizioni, con pene ed  agonie di morte, come fu quella che, per il tuo riscatto, accettai in  Croce e nel calice amaro della mia passione; ed ho sofferto tutto per  amor tuo. 

 É  vero: quello che ha fatto per tutti lo ha fatto per ciascuna creatura, in particolare. (D II, 1208)  

56- (Veronica ad un suo confessore) Quando si pensa che Dio sia  lontano, allora è piú vicino. Il Signore si compiace di vedere i suoi  servi nel puro patire, perché in questo si uniscono di piú a Dio: e che altro cerchiamo? Lei piú e piú volte mi ha detto che non vi è cosa  più cara che la sofferenza e fare la volontà di Dio; ma non vede che  ora è tempo di approfittarsi e di godere, mentre lo fa partecipe della  sofferenza? 

 Oh, quanto è cara, sì, è cara, è cara! Con animo generoso  desideriamo trarne vantaggio: non vi è cosa piú cara in questa vita  che il patire; non vi è cosa piú preziosa che la croce; non vi è  contento piú grato né allegrezza piú vera che fare la volontà di Dio,  sommo Bene; non vi è spasso né sollievo piú dilettevole che cercare  il patire; non vi è riposo piú soave che stare in croce con l’amato  Bene. E in questo non bisogna che noi cerchiamo il sentimento e  gusto del nostro spirito. (D VI, 152) 

Silvia Reali 

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