lunedì 4 ottobre 2021

L'ARALDO DEL DIVINO AMORE

 


INTIMITA' CRESCENTE DE' SUOI RAPPORTI CON DIO

Geltrude talora era privata delle visite del Signore senza sentirne pena: n'ebbe qualche turbamento e volle chiedere la ragione di quella specie d'insensibilità. Il Signore amabilmente rispose: « La troppo grande vicinanza impedisce talora agli amici di mirarsi in volto! Infatti, se si stringono fra le braccia per baciarsi, non possono più gustare la gioia di vedere i loro lineamenti ». Queste parole le fecero comprendere che la momentanea sottrazione della grazia sensibile, aumenta assai il merito, perchè l'anima, durante tale prova, compia i suoi doveri con coraggio, lottando per adempierli con fedeltà.

Ella si domandava poi perchè Nostro Signore la visitasse con manifestazioni assai diverse da quelle ricevute in passato. « Allora - rispose Gesù - t'istruivo con risposte adatte per far conoscere al prossimo i miei desideri. Adesso svelo le mie operazioni soltanto alla tua intelligenza, perchè difficilmente potrebbero tradursi in parole. Io depongo nell'anima tua come in uno scrigno, le ricchezze della mia grazia, affinchè ognuno trovi in te tutto quello che desidera. Tu sarai come una Sposa che conosce tutti i segreti del suo Sposo, e che, dopo aver vissuto con lui, sa intuirne le volontà.

Tuttavia non conviene rivelare i segreti che una reciproca intimità ha permesso di scoprire».

In seguito Geltrude ebbe a constatare la realtà di tali promesse, perchè, quando pregava per qualche intenzione che le era stata insistentemente raccomandata, non riusciva a ottenere dal Signore quelle risposte che prima le erano assai spesso accordate. Le bastava allora sentire il desiderio di pregare per quella causa: era segno infallibile della divina ispirazione, paragonabile alle risposte che aveva ricevuto in altri tempi.

Così, se taluno a lei ricorreva per luce, o per conforto, Ella sentiva tosto che la grazia la investiva; grazia congiunta a tale sicurezza, riguardo alle parole pronunciate, che sarebbe stata pronta a dare la vita per attestarne la verità. Eppure ella nulla conosceva in proposito, e non si era mai interessata di tali cose, nè con parole, nè con iscritti. Ma se non riceveva nessuna rivelazione riguardo all'oggetto della sua preghiera, ella se ne rallegrava di cuore, riflettendo che la Sapienza divina è così impenetrabile e così inseparabilmente unita all'amore, che il miglior partito è quello d'abbandonarle ogni cosa. Quest'abbandono la rapiva con un fascino superiore alla stessa conoscenza profonda dei segreti misteri di Dio.

RIVELAZIONI DI S. GELTRUDE


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