lunedì 18 ottobre 2021

OPERA DEI "TABERNACOLI VIVENTI"

 


Il grande dono di Gesù agli uomini d'oggi tramite Vera Grita


2-III-1968 Gesù. E adesso scrivi. Io risponderà a p. G. in particolare. Voglio la sua adesione perfetta alla mia Santa Volontà. Io sono Gesù che vi guida, che rimane con voi perché voi siate sempre mossi da Me. Io sono in p. G. per parlare alle anime; alle anime: i Sacerdoti. Nella mia Immolazione si abbandoni in Me, perché Io attiri la sua anima e l'investa della mia Grazia. Nell'Offerta di Me al Padre mio mi dia tutto se stesso, e le anime che pascolano nel mio Cuore per suo mezzo. Mi offra la povera Vera, mi offra i miei Sacerdoti e le anime vittime. Io laverò le vostre anime nel mio Sangue; e in questo Battesimo di Grazia vi offrirò al Padre mio per la sua Gloria, per la mia Opera d'Amore. Poi, p. G., rimanga in Me, nel mio Cuore di Sacerdote Eterno, ed Io guiderà i suoi passi, Io muoverò i figli del mio Amore ferito perché si accostino alla Luce della mia chiamata. Egli parli, parli nel mio Nome, mentre riporrà fiducioso la sua anima di Sacerdote, di Apostolo, nell'Anima luminosa della Madre Mia. Gli sarà vicina la Mamma dei Fanciulli: Maria Ausiliatrice. Gli sarà di esempio, gli infonderà fiducia il mio San Giovanni Bosco. Io lo sosterrà con la mia Grazia, e il mio Spirito, Spirito d'Amore, sarà, per mio Volere, come colomba sul suo cuore di Sacerdote. Parli quindi, parli... e dica di Me, che cerco e voglio anime "vittime" in Me, anime sacerdotali che aumentino la mia Lega. Dica quanto ho dettato; faccia leggere tutto, poiché la mia Volontà, i miei desideri non sono manifestati in un "dettato", ma tutti contengono ed esprimono nella loro continuità il mio Messaggio d'Amore per le anime tutte, per le anime sacerdotali e consacrate, e per loro mezzo, al mondo. Ho desiderato che la povera creatura, da Me scelta nell'obbedienza a scrivere i dettati, ricopiasse per ordine di data quanto via via ho detto a lei, perché chi legge, deve leggere tutto: meditare, riflettere e chiedere i miei Lumi in santa umiltà. P. G. deve avere un manoscritto senza il quale non può completamente manifestare i miei Divini Desideri. A Vera chiederò questo sacrificio quaresimale. Non vi stupisca la forma semplice e puerile delle mie Parole. Io, Gesù, ho parlato ad una povera creatura, e a questa mi sono livellato. Chi viene a Me con fede sa vedere la profondità della mia Dottrina d'Amore. E chi vedrà, sarà l'umile, il fanciullo, il puro, che nel mio Cuore ha già il suo posto. Io, Gesù, Sacerdote Eterno, detterò ancora, ancora, perché la mia Voce giunga ai confini del Mondo. Si, scriverà a p. G., e presto. Scriverò a d. B. perché la mia Voce lo scuota, lo attiri a Me. Scriverò, detterò Io, Gesù, per mezzo dell'ultima creatura che esista, perché anch'essa nella sua povertà serve già, e servirà per la mia Gloria. La mia Voce è sofferenza quando l'anima è nel buio. Vieni, figlia mia, saliamo insieme quel monte del Dolore, perché la mia Croce emani la sua Luce di Grazia nei mondo. Gesù, nel Dono ti ama; nel Dono, ti perdona; nel Dono, ti abbraccia. Io benedico con la mia Mamma la tua obbedienza, e per questa attiro la tua anima a Me: Gesù.


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