LA PASSIONE DELLA CHIESA NEGLI SCRITTI DI LUISA PICCARRETA
Gli stessi religiosi e capi della Chiesa, per primi, la faranno soffrire:
Trovandomi nel solito mio stato, mi sono trovata circondata da angeli e santi, i quali mi hanno detto: “È necessario che tu soffra di più per le cose imminenti che stanno per succedere contro la Chiesa, che se non saranno imminenti, il tempo le farà succedere più miti e di minore offesa a Dio”. Ed io ho detto: “Sta forse in mio potere il patire? Se il Signore me lo dà, volentieri soffrirò”.
In questo mentre mi hanno preso e mi hanno condotto innanzi al trono di Nostro Signore e pregavamo insieme che mi facesse soffrire, e Gesù benedetto, venendoci incontro in forma di crocifisso, mi ha partecipato le sue pene, e non solo una volta, ma quasi tutta la mattinata l’ho passata in continue rinnovazioni della crocifissione.
E dopo mi ha detto: “Figlia mia, le sofferenze distornano il mio giusto sdegno e si rinnova la luce della grazia nelle menti umane. Ah, figlia, credi tu che saranno i secolari i primi a perseguitare la mia Chiesa? Ah, no, saranno i religiosi, gli stessi capi, che fingendosi per ora figli, pastori, ma [che] in fondo sono serpi velenosi che avvelenano se stessi e gli altri, daranno principio a lacerare tra loro questa buona madre, poi continueranno i secolari”. (Vol. 6°, 07.08.1904)
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