venerdì 19 luglio 2024

CUORE DI MARIA - "MORTIFICAZIONE UNIVERSALE"

 


San Luigi M. Grignion da Montfort scrive che la mortificazione nell'intera vita della Madonna Santissima è stata una «mortificazione universale». Il Santo scrive proprio così nel suo splendido Trattato della vera devozione a Maria.  

Davvero fanno un po' paura queste due parole messe insieme: mortificazione universale. A noi, così poco generosi e ancor meno vogliosi di sacrifici, è chiaro che sentir parlare di mortificazione universale fa subito paura e magari sappiamo anche passare subito a difendere il nostro deciso dissenso, ricorrendo a molte cose sentite dire contro le grandi penitenze e mortificazioni che si facevano un tempo, che sono da ritenersi sicuramente eccessive e fuori posto o senza misura, e che oggi, in ogni caso, non possono più accettarsi da chicchessia, senza passare per squilibrati e senza testa.  

Sia pace, tuttavia, per chi pensa e vuole continuare a pensare così. A noi interessa la Madonna con il suo Cuore materno, a noi interessano i santi, in tutto legati al Cuore della divina Mamma, e non possiamo perdere tempo a sentire e seguire chi vuole evitare i sacrifici dei santi di tutti i tempi e di tutti i luoghi.  

Se la Madonna, con la sua innocenza immacolata e piena di grazia, è il modello più sublime di ogni virtù cristiana, significa che la sua mortificazione universale segna la perfezione più alta della virtù della mortificazione per chicchessia.  

D'altra parte, non ci dovrebbe volere molto per capire che soltanto la mortificazione universale poteva essere la mortificazione su misura esatta della Madonna, che è la Madre universale.  

La parola "mortificazione", infatti, che cosa significa? Significa rinnegare e far morire in noi tutto ciò che ci impedisce di operare il bene e ancor più ci impedisce di operare con sacrificio per l'espiazione delle nostre colpe o delle colpe degli altri (peccatori e infedeli). La mortificazione, cioè, serve sia per produrre maggior bene spirituale, grazie al sacrificio che si offre, sia per riparare i danni delle nostre colpe e delle colpe degli altri, specialmente dei peccatori più bisognosi di salvezza.  

Orbene, basta riflettere poco per capire che la Madonna, in quanto già "Immacolata piena di grazia", non poteva espiare nessuna colpa propria, ma in quanto Madre dell’umanità, accesa dalla carità più ardente, si deve senz’altro dire che tutto il suo Cuore materno non può non voler portare a salvezza i suoi figli, specialmente quelli che si trovano in pericolo di perdizione eterna.  

Per questo, dunque, la sua virtù della mortificazione non può non essere una mortificazione universale, come dice appunto san Luigi M. Grignion da Montfort, perché deve estendersi all'intera umanità bisognosa di aiuto per salvarsi soprattutto dai peccati gravi, che costituiscono il pericolo mortale della perdizione.  

La problematica della mortificazione riguarda direttamente noi, in effetti, poiché è proprio vero che noi impulsivamente e stoltamente amiamo sfuggire o reagire ad ogni genere di mortificazioni, sia esterne che interne, sia fisiche che morali, anche quelle contro le nostre brutte passioni e contro le tendenze cattive, contro le voglie e gli istinti carnali che vogliono imporsi e dominarci per rovinarci.  

 

I tre Pastorelli di Fatima ...  

   Sulle mortificazioni da fare, la Madonna a Fatima volle istruire a puntino i tre Pastorelli; Lucia, Francesco e Giacinto, spiegando maternamente a loro di mortificarsi:  

- anzitutto compiendo sempre bene tutti i loro doveri quotidiani;  

- poi accettando ogni loro disturbo o malessere che Dio permette;  

- infine, ricercando piccoli rinnegamenti e sacrifici volontari da offrire soprattutto per i peccatori.  

   I tre Pastorelli furono realmente splendidi nel mettere in pratica l'insegnamento della Madonna, animandosi vicendevolmente a ricercare ogni mortificazione, diventando veri modelli di mortificazione. Non potremmo e non dovremmo anche noi imitare gli esempi dei tre Pastorelli? Perché tanta resistenza da parte nostra? Eppure, ne abbiamo di miserie e di colpe da espiare, già solo per noi stessi!  

È certo che, con le generose mortificazioni; tante nostre passioni o tendenze cattive potremmo correggerle e convogliarle tutte verso il bene da compiere o verso le virtù da acquistare e mettere in pratica, come hanno fatto tutti i santi; alla scuola del Cuore materno di Maria.  

 

   Nel suo bel libro Maria nelle sue virtù, il Villar descrive con rapidità alcuni esempi di santi impegnati nel mortificarsi: «Vedi i santi quanto si fecero grandi con le loro passioni!...  

Un Ignazio di Loyola, che ordina la sua passione di vanagloria e la converte nella passione per la gloria di Dio ...  

Un Saverio, con la sua passione di ambizione che, rivolta alle cose divine, fa di lui l'ambizioso che sogna di portare il mondo intero ai piedi di Cristo ...  

Una piccola Teresa, la santa che volge al bene la passione più difficile, quella dell’amore, ed effettivamente s'innamora di Dio in tal modo che rapidamente sale agli altari ...  

Esamina le tue passioni, dunque, la tua passione dominante e indirizzala; non lasciarla trasbordare fuori della Legge di Dio, e non dubitare che sarai un'anima santa. L'impresa è difficile e costosa; però, dà uno sguardo alla Vergine e prosegui avanti! Lei ti insegnerà, ti incoraggerà, ti darà le forze necessarie». 

Padre Stefano Manelli

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